Teatro

Concerto di musica israeliana nella Basilica di San Marco

Concerto di musica israeliana nella Basilica di San Marco

La splendida Chiesa di San Marco, edificata a metà del ‘200 nel cuore di Milano, ospita dal 2 al 15 ottobre un magnifico percorso di fotografie dell’artista multimediale Maurizio Turchet, scattate in Israele l’estate scorsa durante un viaggio celebrativo per i 60 anni di questo piccolo Stato. Oggetti rari come monete, libri, francobolli, raccolti in una preziosa collezione di Federico Steinhaus, appaiono in una sala adiacente, con video installazioni e altri eventi organizzati con passione da Eyal Mizrachib, presidente dell’associazione Amici di Israele che ha saputo trovato appoggio sia presso la zona 1 sia nelle sfere ecclesiastiche. Tra gli eventi, tutti da non perdere, il primo avviene sabato 4 ottobre, con l’esibizione gratuita alle 20:30 di una cantante dalla voce molto interessante, bruna, alta, giovane e bella, Yevgenya Kimiagar. Le ho parlato e la prima cosa che mi ha colpita, oltre al suo aspetto entusiasta, sorridente e interessante, è l’essersi presentata come ‘Eugenia’. Più semplice. Sappiamo che ti esibisci con un pianista tedesco, Oliver Imig e un contrabbassista italiano, Giovanni Cannata e che il titolo del concerto è Canti di giardino chiuso. Cosa canterai? Io amo la musica ebraica e la canto utilizzando un programma molto vario, che utilizza compositori israeliani a partire da quelli che operano nel classico ma con un’aria tratta da opere molto rare, forse mai incise. Mi piace la ricerca musicale. Beh, ma se parli di opere mai incise, tu come ne sei venuta a conoscenza? Io le ho conosciute grazie a un ricercatore universitario italiano, che aveva fatto un lavoro proprio sulle opere belle ma sconosciute, come quelle di Jacob Weinberg. Una in particolare si intitola Haaluzim, che significa i pionieri, i primi arrivati in Israele. Poi cìè una canzone basata sulle parole del Cantico dei Cantici e infine un’idea, che consiste nel tradurre testi dall’ebraico in italiano in modo di permettere a tutti di capire cosa significano queste liriche. Te ne sei occupata tu? Io in italiano non sono troppo brava ma mi ha aiutata Salvatore Terranova, un insegnante di storia, appassionato d’opera che suona pure il pianoforte molto bene. Insieme abbiamo cercato di non perdere la bellezza dell’originale. Come hai conosciuto questo personaggio? Ah, ah, è stata una cosa strana. Vedi, sono amica di Oliver Imig che studia all’Accademia della Scala e tutti e due conosciamo un violoncellista finlandese col quale ho studiato all’Accademia di Musica di Gerusalemme. L'ho visto all’improvviso in metropolitana e ci siamo abbracciati, entrambi sorpresi dall’incontro imprevisto. Salvatore Terranova organizza concerti a casa sua per un ristretto cerchio di amici appassionati di lirica e vi sono stata invitata per cantare una sera con una mia amica. Lì Salvatore dice di avermi già sentita nominare: il contrabbassista finlandese è il suo migliore amico e gli aveva raccontato dell’insolito incontro in metropolitana! Molto bello. Che succede nel campo della musica ebraica oggi? Molti compositori ebrei assai noti un tempo venivano dalla Germania e hanno fatto scuola per tanto tempo, ma oggi in Israele si sta formando una nuova cultura, che definirei davvero israeliana. Un tempo si sentiva molto la differenza fra le musiche sefardite, quelle tedesche o quelle russe, oggi invece si cerca di creare una musica tipica israeliana. E’ questo che sentiremo stasera? Io mi occupo più di musica lirica, però in questa occasione mi è piaciuto tornare indietro e cantare canzoni ebraiche e israeliane, come quelle che si cantava quando si era bambini. Ricordo agli interessati che fra gli altri eventi c’è la lezione di ermeneutica biblica del cabalista Haim Baharier domenica 5 alle 11:00. Martedì 7 alle 18:30 Miro Silvera legge Forte come la morte è l’amore, 3000 anni di poesia d’amore ebraico, con l’introduzione di Sara Ferrari. Sabato 11 dalle 19:00, degustazione di vini israeliani e, alle 20:30, Emanuele Carlo Ostuni offre la voce a letture scelte. Martedì 14 alle 20:30 si svolgerà un Tributo a Herbert Pagani, amatissimo cantante scomparso da tempo, con Anna Jencack e l’intervento di Miro Silvera. Infine mercoledì 15 alle 11:00 Paolo De Benedetti chiuderà con un saluto la mostra e gli eventi celebrativie. Chi vuole saperne di più può linkarsi a www.amicidisraele.org o a questa pagina web della Rete Civica di Milano, https://fc.retecivica.milano.it/Novita'/Ebraismo/S0955D8D7-0955D98F?WasRead=1